licorice pizza
Film

LICORICE PIZZA: la recensione in anteprima!

Licorice Pizza, per gli appassionati di musica, è una storica catena di negozi di dischi californiana. Fondata da James greenwood nel 1969 con un primo negozio a Long Beach, ne conterà 34 quando sarà venduta nel 1985. Parte integrante della scena musicale del sud della California, era un piccolo paradiso musicale per collezionisti e non.

Scritto e diretto da Paul Thomas Anderson e distribuito nelle sale italiane da Eagle Pictures dal 17 marzo, Licorice Pizza è un tuffo nell’America del 1973. Un tuffo che non potete fare a meno di fare.

La trama

E proprio ai tempi d’oro di quella scena musicale ancora oggi così amata si svolge il film di Anderson. Licorice Pizza è la storia di due ragazzi, Alana Kane (Alana Haim) e Gary Valentine (Cooper Hoffman) che crescono e si innamorano l’uno dell’altra nella San Fernando Valley nel 1973.

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La nostra recensione

A 15 anni, Gary è ironico, diretto e frizzante quanto Alana è annoiata e priva di direzione a 25. Lui recita in un programma di successo, lei assiste un fotografo incaricato di scattare le foto degli annuari scolastici. È così che i due si incontrano, ed è così che ha inizio una delle storia d’amore e amicizia più riuscite viste sullo schermo di recente. Se i dieci anni che li separano sono un ostacolo ben definito da subito, è altrettanto palese la loro incapacità di prendere le distanze.

Quella di Gary è una cotta adolescenziale, almeno al principio, che si trasforma nelle due ore di film in un sentimento più profondo. Quella di Alana inizia sicuramente come una curiosità nei confronti di questo ragazzino che, a 15 anni, sembra concludere più di lei a 25. Lo segue in quelle che oggi sembrano impossibili avventure imprenditoriali, lo difende a spada tratta con fierezza. Lo ferisce cedendo alle attenzioni di chi trova più attraente, inclusa la star del cinema Jack Holden (Sean Penn). E sì, sappiamo fin dall’inizio quale sarà l’ultima scena del film. Ma questo non rende meno emozionante la loro storia.

Licorice Pizza non è un coming-of-age movie, è troppo ricco perché sia solo questo. È un omaggio a un’America che non c’è più e che inizia a mancare davvero molto, ma non solo. Sicuramente è una storia d’amore, che nasce e cresce con fatica. Esattamente come accade a Gary e Alana mentre cercano il loro posto nel mondo.

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Nulla è lasciato al caso, nulla è dato per scontato. E solo quando i titoli di coda iniziano a scorrere, ci si rende conto di quanto le due ore di pellicola siano state godibili e liberatorie. Di quanto un film in cui il cast non sia fatto spuntando voci da una lista per non scontentare nessuno sia (forse) più accattivante. Di quanto la schiettezza e la libertà su temi quali sessualità, omosessualità, persino la religione ci siano iniziate a mancare.

Del resto, in molti hanno suggerito che l’ambientazione anni Settanta di un altro successo dell’ultimo anno, Crossroads di Jonathan Franzen, fosse dovuta proprio a questo. Licorice Pizza si può permettere di mostrare protagonisti che fumano ovunque, bevono troppo, guidano in modo “creativo”. In quella che sembra una sequenza secondaria (e invece no), si permette persino di mostrare un atto di violenza ingiustificata da parte della polizia.

Alana Haim e Cooper Hoffman sono due gemme grezze che il cinema ha il dovere di non rovinare, e che non vedo l’ora di ritrovare sul grande schermo. Riusciti anche i cammei di Sean Penn e Bradley Cooper, entrambi sopra le righe e decisamente spassosi. In Cooper, chi c’era riconoscerà i tratti bellicosi ben noti di Jon Peters, fidanzato di Barbra Streisand.

Licorice Pizza merita il passaggio in sala, e voi meritate due ore di ottimo cinema, quindi prenotate il vostro biglietto. Non vi deluderà.

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La colonna sonora

Parte fondamentale del film, la sua colonna sonora in 20 tracce, composta da Jonny Greenwood e curata dal regista. Accanto all’inedita traccia Licorice Pizza, suonata dallo stesso Jonny Greenwood, include brani di David Bowie, Nina Simone , Paul McCartney, Wings. E poi Donovan, Sonny & Cher, Gordon Lightfoot e molti altri. Disponibile su Spotify, ecco la tracklist completa:

  1. July Tree – Nina Simone
  2. Stumblin’ In – Chris Norman & Suzi Quatro
  3. Sometimes I’m Happy – Johnny Guarnieri
  4. Ac–Cent–Tchuate The Positive (Single Version) [feat. Vic Schoen & His Orchestra] – Bing Crosby & The Andrew Sisters
  5. Blue Sands [feat. Buddy Collette] – Chico Hamilton Quintet
  6. But You’re Mine – Sonny & Cher
  7. My Ding-A-Ling (Live At Fillmore Auditorium, San Francisco, CA/1967) [feat. Steve Miller Band] – Chuck Berry
  8. Peace Frog – The Doors
  9. Let Me Roll It – Paul McCartney And Wings
  10. Life On Mars? – David Bowie
  11. Slip Away – Clarence Carter
  12. Diamond Girl (Album Version) – Seals and Crofts
  13. Greensleeves – Mason Williams
  14. Barabajagal – Donovan
  15. Softly Whispering I Love You – The Congregation
  16. Licorice Pizza – Jonny Greenwood
  17. If You Could Read My Mind – Gordon Lightfoot
  18. Walk Away – The James Gang
  19. Lisa, Listen To Me – Blood, Sweat & Tears
  20. Tomorrow May Not Be Your Day – Taj Mahal
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LICORICE PIZZA vi aspetta al cinema dal 17 marzo.

Milanese di nascita e nel cuore. Vivo di digital marketing di giorno, e di letture matte (ma mai disperatissime) di notte. Bevo litri di tè nero, e colleziono tacchi alti, con cui riesco a non perdere mai un treno.

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