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Gaming

SATURNALIA debutta il 27 ottobre: scopri tutto sul videogioco!

Saturnalia, avventura ispirata alle tradizioni millenarie sarde e ambientata nella notte del 21 dicembre 1989, sarà disponibile da giovedì 27 ottobre su tutte le console e su pc via Epic Games Store. Il nuovo straordinario videogioco di Santa Ragione arriva in tempo per creare scompiglio nella notte di Halloween!

La trama del videogioco

Durante il solstizio d’inverno, una presenza tenebrosa si aggira nell’immaginario villaggio di Gravoi, colpito da eventi inspiegabili. L’antico borgo sardo, avvolto da un’oscurità arcana e profonda, è un labirinto abitato da misteri legati a leggende popolari, rituali arcaici e segreti sepolti nel passato dell’isola, da cui i protagonisti – profondamente connessi alla storia di Gravoi – devono fuggire per sopravvivere. Un’esperienza dalle atmosfere horror che intreccia i destini dei protagonisti con itemi ancestrali di famiglia, patriarcato e lotta di classe, sullo sfondo dei paesaggi minerari sardi.

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Un mondo in molteplice evoluzione

Il mondo di Saturnalia è labirintico, in continua evoluzione, adattivo, non lineare. Viene creato mentre lo si esplora. L’intera mappa di Gravoi, sempre diversa, è subito disponibile per ogni giocatore. Si svela però ai protagonisti a poco a poco, aprendo scorciatoie per accedere ad aree bloccate o dando la possibilità di acquisire strumenti per conoscere le sue diverse località. La meccanica di rigenerazione del villaggio, che cambia la sua conformazione ogniqualvolta tutti i personaggi a disposizione escono di scena, è quella del roguelite. Dopo ogni game-over si è costretti a ripartire da una nuova geografia del luogo. Mantenendo però i progressi narrativi e di puzzle acquisiti nelle vite precedenti. La struttura del villaggio e la scoperta di luoghi chiave influenzano la storia dei personaggi. Il finale è multiplo.

La musica e la lingua

La musica utilizzata nel gioco si basa sull’autentica tradizione popolare sarda. Il tema principale Passacaglia dei Saturnalia è stato composto da Nicolò Sala utilizzando i campionamenti di un quartetto di tenori registrati a Mamoiada. È stato poi interpretato dalla cantante lirica Roberta Valle. L’arrangiamento si basa sul canto popolare del XVI secolo Passacaglia della Vita. Le parole del testo hanno una valenza culturale nella realtà che si riproduce anche nella narrazione del gioco.

Il sound designer è Michael Manning, che ha creato un paesaggio sonoro sperimentale, impressionistico e nostalgico, appropriato al genere horror e all’ambientazione degli anni Ottanta. È in parte frutto di registrazioni effettuate sul campo.
Davide Pensato è il sound designer della creatura mostruosa. Si è servito di una library di strumenti popolari tradizionali sardi, forti e drammatici, in contrasto con l’atmosfera del resto dell’avventura.

La poesia di apertura è scritta dal padre di Pietro, il giornalista Stefano Righi Riva, e interpretata dall’attrice teatrale Janet Fullerlove. Alcuni dei dialoghi, tra i cui autori figura Nick Breckon (The Walking Dead), sono stati tradotti in sardo con il preziosissimo supporto dell’ufficio per la Lingua e Cultura Sarda dell’assessorato regionale alla Cultura.

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Raccontare il patrimonio culturale sardo

Saturnalia è il frutto del lavoro del team internazionale di Santa Ragione. Lo studio di game design italiano fondato da Pietro Righi Riva e Nicolò Tedeschi è già noto grazie ai successi di Fotonica e MirrorMoon EP. Il videogioco è stato sviluppato grazie al supporto del programma Europa Creativa dell’Unione Europea e della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna.

La Sardegna Film Commission ha creato il primo fondo location scouting specificatamente declinato per il mondo videoludico. Combinando così una ricerca di ambientazioni e talenti con gli incontri di approfondimento insieme agli esperti del territorio. A questi hanno poi fatto seguito interviste e ricerche sul Carnevale barbaricino e sulle tradizioni isolane. Il team di produzione e la videogame expert della film commission, Susanna Tornesello, hanno accompagnato il progetto sin dalle sue prime fasi creative e di sviluppo. Favorendo così l’incontro con le professionalità delle industrie creative e tecniche dell’Isola. E creando le condizioni favorevoli per raccontare, attraverso il linguaggio del videogame, la ricchezza e la complessità del patrimonio culturale sardo.

Che dire? Non vediamo l’ora di iniziare a giocare!

Milanese di nascita e nel cuore. Vivo di digital marketing di giorno, e di letture matte (ma mai disperatissime) di notte. Bevo litri di tè nero, e colleziono tacchi alti, con cui riesco a non perdere mai un treno.

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