botticelli e firenze
Documentari

BOTTICELLI E FIRENZE. LA NASCITA DELLA BELLEZZA

Con migliaia di visitatori che ogni giorno si recano ad ammirare capolavori come la Primavera e la Nascita di Venere, Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Botticelli è diventato uno degli artisti simbolo del Rinascimento. BOTTICELLI E FIRENZE. LA NASCITA DELLA BELLEZZA è più di un docufilm. È un viaggio attraverso i capolavori del Maestro racchiusi in quel Museo a cielo aperto che è Firenze. Un itinerario inedito per scoprire l’inventore di un nuovo modello di bellezza capace di superare la barriera dei secoli e ispirare i contemporanei. Sarà al cinema dal 28 al 30 novembre compresi, e lo abbiamo visto in anteprima. Ecco la nostra recensione!

La trama

In Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza rievocazioni oniriche, immagini suggestive della città e
riprese di opere straordinarie si alternano alle voci dei massimi esperti. Studiosi e storici dell’arte
internazionali narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici. Per andare così alla scoperta di uno degli artisti simbolo del Rinascimento italiano. Con Lorenzo il Magnifico l’equivalenza Arte & Potere si manifesta in ogni ambito economico, politico e sociale. E si concretizza poi in dipinti, affreschi, palazzi, chiese e cappelle. Gli straordinari artisti che operano con le loro botteghe nel cuore della città trasformano Firenze in un museo a cielo aperto.

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Sono gli anni della primavera fiorentina, della scoperta dell’America, dei contrasti con il Papa. Delle lotte tra le grandi famiglie di banchieri e commercianti. A fine Quattrocento, Firenze è paragonabile alla New York degli anni Ottanta, fatta di espansione economica e culturale, con commerci e scambi da ogni dove. Il docufilm permetterà di ripercorrere quel periodo mitico attraverso lo sguardo di Botticelli, che rappresenta quegli anni nelle sue opere. Esprimendo in esse il carattere dei suoi concittadini nella passione per il lavoro, nell’estrema competitività e intraprendenza. Ma anche nel saper tessere le giuste relazioni sociali e nel saper soddisfare sempre i desideri dei committenti pubblici e privati.

La nostra recensione

Quando portai mia nipote E. a Firenze, aveva nove anni ed era il suo primo viaggio in quella città. Mi era stato detto che lei voleva vedere gli Uffizi, dunque prenotai la visita e appena arrivate in città ci recammo nel sacro tempio della pittura. Non appena entrate E. chiese subito di vedere il Botticelli. Rimasi stupita di questa richiesta, perché non pensavo che avesse già un qualche interesse particolare in campo artistico. Tentai di cominciare la visita da Giotto, ma E. fu irremovibile, così la portai subito nella famosa sala che ospita le opere di Botticelli. E per lei fu un momento che immagino magico e indimenticabile.
Sono riandata spesso al ricordo di quella bambina incantata davanti alla “Primavera” e a tutte le altre opere del nostro grande pittore raccolte in una grande sala degli Uffizi.

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Oggi in maniera particolare, dopo aver visto lo splendido docufilm dedicato al Botticelli, intitolato BOTTICELLI e FIRENZE, un titolo pienamente indicativo di come il tema verrà trattato.
Binomio indissolubile, infatti, quello tra il nostro pittore e la città di Firenze, la Firenze di Lorenzo de’ Medici, nella seconda metà del 1400. Un periodo splendido per la città, divenuta, grazie ai Medici, importantissimo centro di potere, ma anche centro di cultura senza pari, dove Botticelli seppe esprimere il meglio di se stesso. Armonia, genio, creatività: questi i valori che Botticelli ha trasfuso nelle sue opere, creando un ideale di bellezza unico.

Bellezza, grazia e naturalezza

Una bellezza fatta di freschezza, naturalezza e grazia, ottenuta con una pittura dove la base è il disegno – a differenza della pittura veneta contemporanea, dove invece a farla da padrone è il colore.
Innovazione, anche, nelle opere di Botticelli. Ad esempio, il film ci mostra dei ritratti di donna dove questa, per la prima volta, guarda negli occhi lo spettatore. Oppure, per la prima volta dopo l’arte greca, ci viene mostrato un nudo frontale femminile (La nascita di Venere). Senza contare che Botticelli fu anche un grande storyteller, capace di passare dalle sublimi bellezze di madonne, dee, e raffinate gentildonne fiorentine, a racconti mitologici.
Botticelli ha creato un canone per la bellezza che è poi diventato iconico.

Prova ne è la riscoperta di questo pittore nel XIX secolo ad opera dei Preraffaelliti, dopo trecento anni in cui Botticelli era stato completamente dimenticato. Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico e l’avvento del Savonarola che con la sua furia iconoclasta aveva cancellato tutto quello che il periodo precedente aveva prodotto. Grandi roghi avevano distrutto per sempre meravigliose opere d’arte, comprese quelle del Botticelli, il quale entrò in una profonda crisi umana e artistica. Da lì l’oblio che ne seguì per così tanto tempo, fino al 1800.

Lo consigliamo?

Oggi, per fortuna, possiamo ancora godere appieno di tanta bellezza. E il film BOTTICELLI e FIRENZE è un’ottima occasione per rivivere la splendida parabola artistica e umana di questo grandissimo artista.

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La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital, distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it. In collaborazione con Abbonamento Musei.

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